lunedì 5 gennaio 2009



BULIMIA


Per molto tempo gli attacchi di fame incontenibile sono stati considerati come sintomo di altri problemi. Furono studiati anche da Freud che li considerava sia come manifestazione isterica che come nevrosi vera e propria.
Oggi l'anoressia è classificata come una sindrome precisa, consinstente nell'alternare assunzioni alimentari compulsive e costanti a manovre diverse tese ad annullarne le conseguenze ponderali.
Secondo gli studi recenti i soggetti vittime di bulimia si aggirano attorno all'1% del totale della popolazione femminile (dato stimato nel 1990).
La crisi di bulimia, in generale, si annuncia con una sensazione come febbrile: la persona bulimica sa che sta per soccombere e tanta disperatamente di resistere. Poi, improvvisamente, rinuncia e acquista freneticamente il cibo di cui ha bisogno. La crisi procede verso lo stadio successivo, spesso paragonato ad uno stato ipnotico o di sonnambulismo. Volontà e capacità di controllo scompaiono. La persona a volte si sente come sdoppiata, spettatrice di se stessa.
Una persona bulimica è colei che si abbuffa in modo molto diverso da quello che avviene quando normalmente si mangia troppo.
Nel prossimo intervento di darò altre notizie su questo particolare fenomeno...nel frattempo...non vi abbuffate con tutti i dolcetti che trovate nella calzetta che vi porterà la befana questa sera...sempre che non vi porti carbone!!! A presto!!!

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