martedì 30 dicembre 2008



ANORESSIA MENTALE


Una persona, quasi sempre una ragazza, e quasi sempre proveniente da un ceto sociale agiato, comincia a perdere peso. Il dimagrimento contrasta in modo impressionante con il dinamismo e l'attività intensa caratteristici dell'anoressico e con la sua negazione totale di qualunque problema. Se non mangia è perchè non ha fame e si sente meglio quando digiuna e perchè si è come staccato da tutte le contingenze materiali a favore di quelle spirituali. L'anoressico risente in maniera permanente di tutto quello di cui risente chiunque si metta a digiunare.
Il rifiuto del cibo porta alla morte.
L'anoressia mentale comincia spesso con una banale dieta: una ragazzina che presenta una leggera eccedenza di peso decide di dimagrire. Ma, invece di smettere la dieta una volta raggiunto il peso ideale, la ragazza continua a dimagrire. L'anoressico mentale che continua ad avere fame è intensamente preoccupato da tutto ciò che riguarda il cibo. Si affanna spesso a far mangiare gli alrti al posto suo.
Ma il desiderio di magrezza è più forte e la ragazza resiste al cibo al di là di qualunque ragionevolezza.
Il corpo ideale per la persona anoressica è un corpo senza spessore, un corpo lineare, piano, o meglio ancora un'assenza di corpo.
Quando l'anoressico manda giù il più piccolo boccone di cibo la sua immagine corporea si modifica e comincia a gonfiarsi a dismisura.
Il terrore dell'ingrassare, la sensazione di essere sporcato, inquinato dall'interno a causa del cibo conduce l'anoressico a rifiutare i pasti strutturati per nutrirsi di alimenti senza residui, presi sotto forma di piccoli spuntini. Poi l'anoressico sfrutta ogni sistema per sbarazzarsi delle calorie ingerite; fa perciò uso di vomitivi e lassativi e pratica l'esercizio fisico a oltranza.

lunedì 29 dicembre 2008



...DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE...


Di fronte al cibo ci sono differenti atteggiamenti che si possono tenere.
Il comportamento bulimico e quello anoressico, il desiderio incessante di zucchero e la sindrome dell'alimentazione notturna sono solo alcuni esempi di possibili alterazioni del comportamento alimentare.
Alcuni di questi disturbi si associano all'obesità, altri producono una magrezza morbosa, che può portare in alcuni casi alla morte.
Obesità a parte, il primo disturbo del comportamento alimentare studiato dai medici è l'anoressia mentale, tutt'oggi oggetto di controversie e discussioni.
Vi sono poi stati numerosi studi, in particolare in occidente, sulla bulimia anche se l'attenzione particolare per questa malattia lascia nell'ombra altri comportamenti come ad esempio l'abitudine di mangiare continuamente.
Nei prossimi interventi tratterò in modo partcolare i casi di:
  • anoressia mentale;
  • anoressia nervosa;
  • bulimia.

Ci sentiamo presto nei prossimi interventi..e....se non l'avete ancora fatto...lasciate qualche vostro commento...e se avete informazioni a riguardo scrivetemi pure!!!!A presto!!

domenica 28 dicembre 2008

...LA MODA...

Ciao a tutti!!!Scusate per il ritardo...ma si sa come sono le feste...a proposito..TANTISSIMI AUGURI A TUTTI!!!!Come ve la state passando?Spero bene..ma...state attenti con i panettoni,pandori,e dolci vari..perchè oltre a non fare prorpio benissimo....ingrassano!! :-)
Nell'ultimo intervento vi ho lasciati con una citazione di un libro...però non vi ho dato alcuna spiegazione del perchè ho voluto riprenderla, ed è quello che voglio fare in questo intervento.
Il paragrafo riportato mi ha colpita moltissimo in particolare dove dice:"vanno di moda i magri".
Io sono pienamente d'accordo con l'autore. L'essere magri è divantato una sorta di moda. Qualunque canale della televisione si guardi si vedono ballerine, modelle, conduttrici e attrici magrissime e queste poi vengono prese come modello da molte adolescenti che si sentono brutte, grasse... Ed è questo il momento in cui per loro inizia il calvario. Infatti è il periodo in cui possono cadere nel tunnel dell'anoressia.
Secondo il mio punto di vista è giusto inoltre sottolineare che la società moderna tende all'eccesso in entrambe le varianti: vi sono infatti molti che si sentono grassi pur non essendolo e quindi diventano vittime dell'anoressia e, al contrario, molte persone che non riescono a rinunciare a niente e quindi entrano nel fenomeno dell'obesità.

sabato 20 dicembre 2008


“ESSERE MAGRI”…UNA MODA
Ieri stavo leggendo un libro e subito mi ha colpito molto il paragrafo che di seguito riporto.
L’obeso, ossia la persona troppo in carne, è vittima di un’ingiustizia. “[…]Ingiustizia che si penetra a più livelli: prima di tutto perché la sua sofferenza viene minimizzata, fatta oggetto di derisione. Ma essere grassi quando vanno di moda i magri non è un dolore frivolo. E’ una ferita che raggiunge l’individuo nella sua sfera più profonda, che ne scuote l’essere profondo, facendone vacillare l’ego. La persona grassa, privata di un corpo amabile non essere ad essere pienamente se stessa. Non c’è niente da ridere, anche se spesso l’obeso cerca di utilizzare la risata come scappatoia. Niente di più ingiusto, poi, che vedere nell’obeso un essere debole, molle, fiacco, senza volontà. Al contrario, la persona grassa è spesso sensibile, intuitiva, più attenta al mondo la circonda che a se stessa […]” (“Mangio, dunque sono”Gèrard Apfeldorfer, Saggi Marsilio)

venerdì 19 dicembre 2008

...ALTRI FATTORI CHE AIUTANO A NON INGRASSARE...



Oltre alla quantità di tessuto muscolare e alla frequenza dei pasti introdotti nel mio precedente intervento, altri agenti che aiutano a non cadere nel fenomeno dell’obesità sono il livello di attività fisica, importante attivatore metabolico, purché l’apporto di cibo quotidiano sia adeguato alla spesa energetica; le scelte alimentari, ad esempio preferendo una dieta con pochi grassi piuttosto che una iper-calorica; l’idratazione (quindi assumere molti liquidi, con particolare attenzione ai periodi caldi).


Un altro fattore che aiutano a non ingrassare è lo stress. Molte persone, infatti, che soffrono di stress tendono a sfogarsi sul cibo, quindi assumendo più calorie di quelle che il proprio metabolismo consuma.

Il termine “stress” deriva da un termine greco che veniva usato per indicare le prove di resistenza condotte studiando le reazioni dei metalli all’applicazione di forze.
La reazione di stress, risposta dell’organismo a qualsiasi situazione critica,rappresenta un meccanismo protettivo, utile alla difesa di qualsiasi tipo di emergenza. Se lo stato di stress dura per un periodo prolungato, quelli che a breve termine sono effetti positivi si trasformano in danni.




giovedì 18 dicembre 2008


..MA CHE COS’E’ L’OBESITA’…??
L’obesità è una condizione morbosa definita su base morfologica, anatomica: eccesso di peso corporeo per eccesso di massa grassa. Il peso corporeo è un indicatore di grasso corporeo ma approssimativo e impreciso in particolare negli atleti.
Sovrappeso e obesità sono sempre la conseguenza di un prolungato bilancio energetico positivo: si determinano solo le entrate alimentari che hanno superato a lungo e abbondantemente i consumi.
La cura più adeguata consiste nell’istituire un adeguato bilancio energetico negativo. Tutto questo va fatto senza creare squilibri fisici, squilibri psichici o carenze nutrizionali e senza produrre cambiamenti solo effimeri.
Ma quali sono gli agenti principali che ci aiutano a non cadere nel fenomeno dell’obesità? Innanzitutto la quantità di tessuto muscolare. Da questo consegue che una certa attività fisica fa bene per molte ragioni tra le quali la spesa calorica diretta e l’incremento del metabolismo di base.
Poi vi è la frequenza dei pasti: più tempo passa tra un pasto e un altro più lento diventa il metabolismo. (Per metabolismo si intende l’insieme e il ritmo dei processi attraverso i quali il corpo consuma energia per mantenere la vita). Il digiuno induce l’organismo a conservare il più possibile le sue riserve d’energia e, quindi, ad abbassare la fiamma dell’intensità metabolica.
Gli altri agenti che aiutano a non diventare obesi ve li spiego nel prossimo intervento..!!

mercoledì 17 dicembre 2008



...MA QUANDO INIZIA...?!


...Riprendo il discorso da dove vi avevo lasciati...
Ricerche dimostranoGrassetto che in Italia gli adulti obesi sono circa il 10%, ma non in tutte le regioni questo dato è uguale. Infatti questo fenomeno è più diffuso al Sud, nelle isole. Però l'obesità infantile è più diffusa da noi piuttosto che negli Stati Uniti, nonostante spesso si pensi il contrario.
L'età evolutiva è un periodo di speciale importanza. I primi cinque anni di vita sono decisivi per lo sviluppo del tessuto adiposo e per il rischio di obesità.
Studi dimostrano che la metà dei bambini che è in sovrappeso già a cinque anni lo sarà anche da adulto e lo stesso risultato si ha su due adolescenti su tre.
Uno dei fattori più diffusi per proteggere i bambini dal sovrappeso è il prolungamneto dell'allattamento materno, basterebbe anche fino a sei mesi.
Questo fenomeno è aumentato vertiginosamente tra gli anni '80 e il 2000.

venerdì 12 dicembre 2008


..L'OBESITA'..

Ciao! Sono tornata! Spero non mi abbiate data per dispersa ma purtroppo sono stata molto impegnata...

Come accennato nell'intervento precedente oggi tratterò del problema dell'obesità. Oggi nel mondo ci sono più di un miliardo di adulti in sovrappeso e di questi più di 300 milioni sono obesi. Questo è un problema che si sta sempre più diffondendo non solo nei paesi europei, ma anche negli Stati Uniti, Australia, Cina e in tutti i Paesi in via di sviluppo.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito questo fenomeno "globesity", fenomeno che colpisce anche molti bambini e in particolare adolescenti, con gravi conseguenze sul benessere fisico e psicologico, e sull'inserimento sociale, altre a creare casi precoci di diabete.

Secondo molti il sovrappeso è un problema più grave del fumo, che colpisce maggiormente gli Stati Uniti d'America. Infatti, più del 70% dei maschi adulti sono in sovrappeso o obesi, con picchi oltre i cinquant'anni d'età. Per quanto riguarda le donne, invece, una su tre di età compresa tra i cinquanta e i sessanta anni è obesa. I gruppi etnici concentrati nelle classi socioeconomiche più povere presentano le frequenze più elevate. Per esempio tra gli ispano-americani ultracinquantenni l'80% è obeso e lo stesso vale per le donne.

Per quanto riguarda i bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni e gli adolescenti tra i 12 e i 18 anni, più del 15 % di loro è obeso. Sperando di essere stata esaudiente nell'esporre questo delicato problema, vi invito a seguire questo blog perchè tratto argomenti di cui oggi si sa sempre meno. Nel frattempo vi saluto; a presto.

martedì 18 novembre 2008

... i disordini alimentari...



Come accennato nei giorni precedenti oggi vi vorrei spiegare un pò da che cosa nasce un disordine alimentare e quali sono i principali effetti che questo può creare a livello fisico e psicologico.
Un disordine alimentare nasce quando il soggettointeressato sopravvaluta in modo ossessivo l'importanza della propria forma fisica, del proprio peso e corpo e sente la necessità di dominarlo.
Spesso i casi di anoressia e di bulimia si presentano quando già un famigliare è affetto da questa malattia, ma anche perchè il soggetto si sente sottoposto ad un'eccessiva pressione e aspettativa, oppure possono essere anche una sorta di protesta nei confronti dei genitori, in quanto si sente fortemente trascurato. Ancora, l'anoressia e la bulimia possono nascere perchè non si è soddisfatti della propria forma fisica o, nell'esempio dell'adolescente, perchè si sente deriso dai compagni o semplicemente "non bello come gli altri".
Oltre a questi casi, però, la bulimia e l'anoressia si possono manifestare anche come conseguenza di traumi subiti, violenze sessuali o semplicemente perchè non si sentono acettati dalla propria famiglia.
Le conseguenze prodotte da queste "malattie" possono essere molto gravi se non prese abbastanza in tempo.
Ad esempio si possono riscontrare ulcere all'intestino, danni irreversibili all'apparato digerente, ma anche problemi alla concentrazione e alla memoria.
Per quanto riguada il livello psicologico, invece, si avrà come conseguenza anzitutto una depressione, una diminuzione dell'autostima, difficoltà nel relazionarsi con i propri famigliari, ma anche con l'intera società...
Nel prossimo intervento vi parlerò dell'obesità, oggi molto diffusa in particolare tra i bambini e gli adolescenti.

giovedì 13 novembre 2008

...una sana alimentazione...



...Studi dimostrano che una sana alimentazione garantisce una migliore qualità di vita.
Per essere più in forma e per godere di buona salute è necessario, ma non sufficiente, introdurre quotidianamente più frutta e verdura, più pesce e meno verdure. Per una nutrizione corretta bisognerebbe introdurre nella propria dieta quotidiana tre-quattro porzione di verdura al giorno e due-tre di frutta.
La frutta e le verdure contengono molte fibre e molta acqua, molto importanti per la nostra salute.
Le fibre sono importanti perchè contengono la cellulosi. Le fibre possono essere solubili o insolubili: le prime allentano lo svuotamento intestinale, mentre le seconde si gonfiano grazie alla presenza dei liquidi intestinali, aumentando così la massa fecale.
Anche l'acqua è molto importante e pertanto non deve mai mancare della dieta quotidiana di ognuno di noi e questo perchè favorisce l'eliminazione delle scorie del metabolismo e contiene anche molti minerali. Inoltre, se assunta in dosi abbondanti limita il senso di fame e migliora il transito intestinale.
Queste sono solo alcuni spunti per un'alimentazione corretta e per tenere sotto controllo il proprio peso.
Disordini alimentari, quindi un erroneo apporto di cibo al proprio organismo, caratterizzano gli ultimi vent'anni. Le manifestazioni più note sono la bulimia e l'anoressia che colpiscono la gran parte degli adolescenti e dei giovani adulti.
Nel prossimo intervento vi parlerò di come nasce un disordine alimentare e dei principali problemi ad esso legarti!!

martedì 11 novembre 2008


...che periodo... ;-)....
Eccomi..sono tornata!!scusate se per un pò non mi sono fatta sentire ma diciamo che sono sempre stata molto impegnata.
Immagino che vi sarete chiesti perchè ho scelto questo tema..vi rispondo subito..
Bhè..inizialmente perchè nell'ultimo periodo mi riguarda molto da vicino...
Tutto è iniziato con qualche dolore al ginocchio quando camminavo tanto...
Sono andata dall'ortopedico e mi ha consigliato di perdere un pò di peso..bastava qualche chiletto.
Sono subito andata da un dietologo, il quale mi ha semplicemente modificata la colazione e consigliato di bere tanta acqua (due-tre litri al giorno)con un residuo fisso piuttosto basso.
grazie a queste semplici modifiche apportate alla mia dieta quotidiana sto molto meglio:non ho più male al ginocchio e sto molto bene perchè mi sento gonfia...senza pensare che ora non arrivo più all'ora di pranzo tutta scombinata. Infatti prima non facevo colazione in modo adeguato..a volte per esempio la saltavo a causa della fretta..oppure mangiavo poco, cosicchè dopo meno di un'ora avevo nuovamente fame e allora mangiavo una merendina piuttosto che un frutto, o del pane e questo sicuamente a descapito del mio ginocchio perchè il mio peso era sempre in crescita..
La prossima volta vi parlerò dei problemi che può creare un'alimentazione sbagliata...

venerdì 31 ottobre 2008

ci sono anch'io!!!


Salve! in questo blog vorrei affrontare il tema dell'alimentazione che spesso, al giorno d'oggi costituisce un problema per molte persone..