mercoledì 28 gennaio 2009

DISTURBI ALL'IMENTARI NELL'INFANZIA E NELL'ADOLESCENZA

In questo intervento vi vorrei parlare del rapporto tra il cibo e il bambino- adolescente.
Durante l'infanzia e l'adolescenza si possono verificare molti particolari tipi di comportamento alimentare. Solo alcuni sono problematici e la maggior parte non costituisce un "disturbo alimentare". Molte modalità di alimentarsi dei bambini, in qualche fase del loro sviluppo, possono preoccupare i genitori anche se sono generalmente modalità normali. Per esempio molti bambini passano la cosiddetta fase delle manie alimentari, fase in cui mangiano pochi tipi di cibo, solitamente non più di tre o quattro. Se l'assunzione calorica è tale da soddisfare la fame e se questi bambini crescono normalmente, si può dire che mangiano normalmente. Non si verifica alcun danno fisico e la maggior parte di questi bambini finirà col mangiare normalmente al momento giusto.
Molti bambini in età prescolare passano per una fase di alimentazione abbastanza restrittiva. Non solo restringono la scelta dei cibi, ma ne diminuiscono anche le quantità.
In un'altra fase , molti adolescenti tendono a consumare molto cibo. A volte, sembrano non smettere mai di mangiare; fra un pasto e un altro fanno più volte merenda e questi spuntini non interferiscono per niente sul pasto sucessivo.
Anche queste modalità alimentari avvengono per fasi e probabilmente sono collegate alla crescita dell'adolescente che indubbiamente richiede un maggior apporto calorico.

martedì 27 gennaio 2009

QUANDO INIZIANO I DISTURBI ALIMENTARI?


Ciao a tutti!!! Scusate se è da tanto che non mi faccio sentire ma in queste due settimane sono stata molto presa dagli esami e dal lavoro che pare non voglia darmi tempo..pazienza...basta riuscire a superare le difficoltà....no?Voi che ne dite?


In questo post, come avrete capito dal titolo vi vorrei parlare del periodo in cui è più probabile inizino a " prendere piede" i disturbi alimentari.
Nelle società occidentali la dieta, la bellezza, la magrezza e il desiderio di avere un corpo in forma sono atteggiamenti diffusi ma da soli non provocano disturbi gravi e complessi come bulimia e anoressia.
Nell'età dell'adolescenza, quando ci si confronta con il mondo esterno e si deve costruire il senso della propria identità adulta, il desiderio di avere un corpo adeguato alle aspettative altrui (genitori, altri adulti importanti per loro, gruppo dei pari, media) è una tematica frequente. Autostima, senso del proprio corpo e comportamento alimentare sono, in particolare in questa precisa età, strettamente legati. E i problemi sembrano manifestarsi in epoche sempre più precoci.
E' inevitabile che tutto ciò richiami l'attenzione dei genitori verso il tema dei disturbi alimentari. Accade in questo modo che una figlia o un figlio, che comincia una dieta, susciti un certo allarme, spesso ingiustificato a volte prezioso. Anche se si parla, così tanto e così spesso, del problema, sono poche le guide che cercano di aiutare i genitori a conoscere meglio queste malattie, a capire quali sono i percorsi di cura più corretti e ad essere d'aiuto ai propri figli.

lunedì 12 gennaio 2009

...LA FAME...



La fame viene ad essere sollecitata da centri che sono nel cervello in una struttura che si chiama ipotalamo, piccola nel cervello antico, sotto al talamo, che è il punto d'arrivo di tutte le informazioni sensoriali che noi abbiamo dalla periferia (informazioni tattili, sia superficiali che profonde, uditive, visive, olfattive...).
Tutte queste informazioni vanno a parare nel talamo, dal quale partono delle vie che arrivano in determinate zone del cervello.
Nell'ipotalamo abbiamo i centri della sazietà. Questi vengono alimentati da informazioni che partono sia dal cervello sia dalle parti periferiche.
Queste informazioni portano a mangiare o a non aver fame. Il problema si ha quando questi centri vengono ad essere alterati perchè solleciatati in maniera sbagliata, allora si può avere una fame nervosa oppure si arriva al rifiuto della fame.
Tutte le volte che non ci alimentiamo in modo corretto il metabolismo si interrompe nella fase intermedia.
Vorrei sottolineare in particolare che sta proprio nell'alimentazione dei primi anni di vita del bambino la responsabilità della sua salute durante tutta la vita.
Fino a qualche anno fa anche da noi vi erano problemi di malnutrizione, ora questi problemi sono presenti solo nei paesi in via di sviluppo. Una malnutrizione anche nel bambino "sano" può portare all'obesità, all'ipertensione, all'alterosclerosi, a malattie cardio-vascolari.
Nella nostra società il cibo non si cerca, si ha quando e quanto lo vogliamo.
Le misurazioni antropomediche del peso, delle dimensioni del corpo, dell'altezza rappresentano un passo fondamentale nella valutazione dello stato nutrizionale di un bambino.

domenica 11 gennaio 2009



...RIPRENDIAMO...
Di sera le proteine vengono assorbite meglio.
Le proteine sono molto importanti per gli ormoni della crescita GH; se non c'è un carico ottimale di queste proteine, non si ha un adeguato aumento della massa ossea. Gli ormoni della crescita sono molto importanti in particolare in età adolescenziale.
Il bambino iperattivo è un bambino che inizia tante cose ma non ne finisce mai una; hanno un metabolismo particolare e hanno un eccesso di entrate di sostanze che hanno la capacità di eccitare il sistema nervoso. Ad una certa età queste sostanze possono essere anche pericolose. Per esempio l'adrenalina ha un'azione vaso-costruttrice e può determinare delle carenze di ossigeno che in certe zone possono determinare degli ictus in particolare nelle persone con una vita particolarmente stressante. C'è quindi una somatizzazione dell'ansia che si manifesta in diversi modi nel nostro corpo.
Nel prossimo interventro vi parlerò del sintomo della fame. Intanto vi saluto e...vi invito come sempre a seguire il mio blog, perchè può essere non molto piacevole come lettura ma vi do molte informazioni che sono importanti per vivere bene, con un'alimentazione corretta. A presto.

venerdì 9 gennaio 2009

LA CAFFEINA E LE PROTEINE


Ciao a tutti! Scusate se non mi sono fatta sentire per qualche giorno.
In questo intervento vorrei darvi qualche notizia sull'alimentazione dei bambini in particolare.
Vorrei spostare un attimo l'attenzione sulla caffeina, che è un eccitante. Sono pochi i bambini che bevono il caffè, però molti che mangiano tanta cioccolata, abusano del cacao, bevono coca cola e queste sostanze danno loro una sorta di irrequitezza, di iper-attività. L'alimentazione condiziona il metabolismo che è l'equilibrio tra le entrate e le uscite. L'omeostasi, l'equilibrio tra le entrate e le uscite, è determinato da sostanze che vanno ad incidere sull'anabolismo delle entrate in maniera ottimale e non in modo esagerato e quindi che non ci sia un catabolismo, una perdita eccessiva di sostanze che vanno ad incidere negativamente su quello che è il funzionamento dell'essere umano.
Quindi un'alimentazione adeguata è importante fin dai primi tempi, cercando l'equilibrio tra le varie sostanze organoletiche, quelle cioè che danno capacità di plasticità, di formazione di tessuti vari, ma anche di abilità funzionale e di efficenza.


La proteina è la sostanza più importante che l'organismo deve ricevere per poter sostenere tutte quelle sostanze che danno attività in qualche maniera.
Tutto quello che è il funzionamento dell'organismo è dato dalle proteine che sono contenute nella carne, nel pesce, nelle uova, e nel formaggio.

La prossima volta vi darò altre informazioni sulle proteine e sull'importanza che esse hanno nei bambini. A presto!!!

martedì 6 gennaio 2009



Ciao a tutti...e....auguri a tutte le befane..Allora??Cosa avete trovato nella calza? Mi raccomando...se avete trovato tanti dolci state attenti....
Ma riprendiamo il dicorso da dove vi ho lasciati ieri, perchè ho ancora qualcosa da dire sulla bulimia.
Succade spesso che il bulimico passi da un negozio di cibo ad un altro, da una pasticceria ad una pizzeria mangiando tutto ciò che di commestibile trova, senza alcun controllo. In casa alcuni procedono con metodo, mangiando innanzitutto ciò che amano di più. A volte in caso di urgenza, gli alimenti vengono mangiati direttamente dalla confezione. I cibi ingeriti appartengono il più delle volte alle categorie di cibi "proibiti", quelli ipocaloroci, normalmente vietati. La crisi di bulimia media si aggira attorno alle 3500 calorie ma può arrivare a 10 mila, se non di più.
Dopo l'abbuffata circa il 40% delle persone induce al vomito e questo giustifica l'eccesso alimentare: per molti è necessario che il ventre sia teso per vomitare,e così la persona bulimica ad ogni crisi si sente costretta ad andare fino in fondo.
Nel giro di qualche ora la persona vulimica è vinta da una sensazione di sconfitta, di autodenigrazione, di depressione. Paura di ingrassare, disperazione per aver ancora una volta fallito, vergogna. senso di colpa, e disgusto di sè.
Gli anoressici mentali sono facilmente riconoscibili. Anche agli obesi riesce difficile passare inosservati. Niente di tutto questo nel caso della bulimia accompagnata dall'abitudine di vomitare. Di fronte a queste persone la società non viene colta dal panico come di fronte agli anoressici mentali. I bulimici che vomitano sono invisibili, non esistono, si confondono nella massa, con tutto il resto della società.
Il meccanismo bulimico conserva tutt'oggi il suo mistero. Neurobiologi, psicanalisti, comportamentisti, psico-sociologi di indirizzo più o meno femminista, terapeuti familiari, tutti hanno proposto la loro ipotesi senza però ancora essre giunti ad una valida teoria.

lunedì 5 gennaio 2009



BULIMIA


Per molto tempo gli attacchi di fame incontenibile sono stati considerati come sintomo di altri problemi. Furono studiati anche da Freud che li considerava sia come manifestazione isterica che come nevrosi vera e propria.
Oggi l'anoressia è classificata come una sindrome precisa, consinstente nell'alternare assunzioni alimentari compulsive e costanti a manovre diverse tese ad annullarne le conseguenze ponderali.
Secondo gli studi recenti i soggetti vittime di bulimia si aggirano attorno all'1% del totale della popolazione femminile (dato stimato nel 1990).
La crisi di bulimia, in generale, si annuncia con una sensazione come febbrile: la persona bulimica sa che sta per soccombere e tanta disperatamente di resistere. Poi, improvvisamente, rinuncia e acquista freneticamente il cibo di cui ha bisogno. La crisi procede verso lo stadio successivo, spesso paragonato ad uno stato ipnotico o di sonnambulismo. Volontà e capacità di controllo scompaiono. La persona a volte si sente come sdoppiata, spettatrice di se stessa.
Una persona bulimica è colei che si abbuffa in modo molto diverso da quello che avviene quando normalmente si mangia troppo.
Nel prossimo intervento di darò altre notizie su questo particolare fenomeno...nel frattempo...non vi abbuffate con tutti i dolcetti che trovate nella calzetta che vi porterà la befana questa sera...sempre che non vi porti carbone!!! A presto!!!

venerdì 2 gennaio 2009


ANORESSIA NERVOSA





Il termine anoressia nervosa è stato introdotto nel 1840 dal medico francese Fleury Imbert che descrisse un disturbo causato da disfunzioni cerebrali consistente nella perdita di appetito in associazione a molteplici sintomi di carattere nevrotico.

L'anoressia nervosa consiste in una estrema e intenzionale perdita di peso, che in alcuni casi può condurre anche alla morte. E' un disturbo alimentare connesso con le società del benessere e dell'opulenza. Questo fenomeno interessa quasi esclusivamente soggetti femminili di età compresa tra i 12 e i 25 anni.

Una persona diventa anoressica quando, riducendo o interrompendo la propria consueta alimentazione, scende sotto l’85% del peso normale per la propria età, sesso e altezza. L’anoressia è conseguente al rifiuto ad assumere cibo, determinato da una intensa paura di acquistare peso o diventare grassi, anche quando si è sottopeso. Spesso, una persona anoressica comincia con l’evitare tutti i cibi ritenuti grassi e a concentrarsi su alimenti ‘sani’ e poco calorici, con una attenzione ossessiva al contenuto calorico e alla composizione dei cibi e alla bilancia. Frequentemente i pasti vengono evitati o consumati con estrema lentezza, rimuginando a lungo su ogni boccone ingerito. Il corpo viene percepito e vissuto in modo alterato, con un eccesso di attenzione alla forma e con il rifiuto frequente ad ammettere la gravità della attuale condizione di sottopeso.

L’anoressia si manifesta in due modi:
· con restrizioni, determinata dalla riduzione costante della quantità di alimenti ingeriti.
· con abbuffate e successiva eliminazione: alimentazione compulsiva seguita da vomito autoindotto, uso inappropriato di pillole lassative e diuretiche, iper-attività fisica per perdere peso.La persona anoressica diventa così ossessionata dal cibo che la propria vita finisce con l’essere totalmente incentrata sulla questione alimentare, impedendo di provare interesse e entusiasmo verso qualsiasi altra cosa.